Affreschi stanza di Eliodoro

La Stanza di Eliodoro a Civitavecchia: mistero da svelare.
Indirizzo Piazza Leandra, 00053 Civitavecchia RM, Italia
Orari di apertura Lunedì: 15:30-19:30
Martedì: 15:30-19:30
Mercoledì: 15:30-19:30
Giovedì: 15:30-19:30
Venerdì: 15:30-19:30
Sabato: 15:30-19:30
Domenica: 15:30-19:30
Prezzo Ad orario e su appuntamento.
Punti di contatto
Cap 00053
Servizi presenti nel luogo

Visita guidata. 

Modalità di accesso

Per visitare i dipinti è possibile contattare il numero +39 0766 28493.

Nel dicembre del 1971 Tarcisio De Paolis acquistò un appartamento, che si affaccia su Piazza Leandra a Civitavecchia, nel vecchio palazzo appartenente ai Manzi, una ricca famiglia civitavecchiese, che aveva visto tra i suoi rappresentanti più illustri un certo Camillo, il quale alla fine del Settecento era stato assentista della flotta papale e banchiere. Gli ultimi proprietari dell’appartamento, però, erano stati i Guidi, che abitavano in via Ripetta a Roma e che avevano lasciato quell’appartamento al terzo piano bisognoso di restauri. Nel 1972 il nuovo proprietario mentre stava lavorando alle necessarie ristrutturazioni, si accorse che da un muro compariva una spada. Si consultò subito con il parroco della vicina chiesa dell’Orazione e Morte, don Benignetti, e con il restauratore Lorenzo Balduini che presto gli resero noto che si trattava di pitture importanti.Addirittura di una riproduzione realizzata a tempera della stanza di Eliodoro in Vaticano. L’opera originale, voluta da Giulio II e affrescata dalla scuola di Raffaello, si componeva di varie scene: Il miracolo di Bolsena, la Liberazione di San Pietro, l’incontro di Leone Magno con Attila e la Cacciata di Eliodoro dal tempio.

Dal giorno della scoperta i dipinti sono stati visitati da notevoli personalità: studiosi, critici d’arte, funzionari, tuttavia la loro storia rimane un mistero. Secondo alcuni le tempere sono coeve a Raffaello, secondo altri sono successive, del tardo Settecento.C’è chi ha ipotizzato anche che l’autore di quei dipinti fosse un artista civitavecchiese, come ha scritto il presidente della Società Storica, quando ha citato Tommaso Bigatti (Civitavecchia 1760 – Roma 1834) in un articolo apparso sul sito della sua associazione nel settembre 2011. Restano tante domande, le ricerche continuano e le pitture attendono di trovare chi sarà in grado di garantire la loro conservazione e la loro fruizione, affinché tutti, turisti e civitavecchiesi, possano continuare ad ammirarle con il valore aggiunto del mistero.

 

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot