L’Archivio storico di Civitavecchia si trova nei locali del vecchio ospedale in Piazza Calamatta n. 18.

L’attività dell’archivio può essere riassunta come un’operazione di raccolta e conservazione dei documenti che richiedono protezione e cura, oltre alla loro raccolta ordinata secondo determinati criteri. Ecco perché l’archivio, con il trascorrere dei secoli, diventa una struttura, un edificio pubblico, che si dota di regole e strumenti per selezionare il materiale, conservarlo e trasmetterlo ai posteri (storia e storiografia).
Il termine archivio può indicare la raccolta di documenti concernenti un individuo, una famiglia (archivi privati o familiari) o un qualsiasi ente (archivi pontifici, archivi nazionali, archivi di Stato, e così via). Viene utilizzato anche per indicare il locale in cui sono custoditi i documenti. Solitamente questo insieme di documenti è organizzato in modo che il gestore dell’archivio possa essere in grado di ritrovare in modo semplice e veloce un qualsiasi documento da tutto l’insieme.

La seconda guerra mondiale causò, con i suoi innumerevoli bombardamenti, la distruzione di quasi tutto il patrimonio archivistico di Civitavecchia. Dopo il primo bombardamento aereo su Civitavecchia, avvenuto il 14 maggio 1943, l’Archivio comunale venne trasferito dal Palazzo della Rocca (antica sede municipale), a Santa Marinella.
Successivamente fu riportato a Civitavecchia, ma solo nel 1998, i documenti rimasti furono ordinati e sistemati nell’attuale sede.
In questi locali sono ubicati anche gli archivi notarile e mandamentale (con atti di Civitavecchia, Cerveteri, Ladispoli, Santa Marinella, Tarquinia, Montalto di Castro, Allumiere e Tolfa) di proprietà dell’archivio di Stato di Roma che ha disposto, tramite una convenzione, di lasciarli a Civitavecchia.
All’interno dell’Archivio storico è collocata la Sezione Locale della Biblioteca comunale che comprende testi su Civitavecchia e comprensorio.

E’ possibile consultare documenti d’archivio e libri della Sezione Locale che però non possono essere presi in prestito.

L’Archivio promuove attività culturali come mostre, pubblicazioni inerenti la storia locale, visite guidate per le scuole.

Accesso libero.